Il Taste 2014 a Firenze, alla stazione Leopolda, cioè……. Quello che di meglio l’Italia ha da offrire in materia di cibo e vino….
Pensa se me lo perdo!
Non la grossa industria alimentare bensì i piccoli artigiani, la spina dorsale della cultura gastronomica del nostro paese, quelli che con tenacia e passione con abnegazione e amore vero per il loro lavoro, sopravvivono alla crisi, alla burocrazia, alla cecità della politica e, malgrado i margini di guadagno siano sempre più risicati, continuano a fare le cose per bene….
Pensa se me lo perdo!
Detto fatto ero alla stazione Leopolda poco dopo l’apertura.
Numerosi sportelli disponibili per l’ingresso dei compratori, uno solo per stampa, blogger e affini.
E’ giusto, i compratori portano moneta, noi diamo solo informazioni.
Siamo in coda, pazienza, la pratica Zen è preziosa anche in questi casi.
La mattinata dedicata agli operatori, prima che il pubblico dei curiosi invada i corridoi, è preziosa.
Gli espositori sono ancora freschi e disponibili.
La scenografia è magnifica.
La vecchia stazione Leopolda è davvero una cornice, o location come si dice oggi, splendida, le soluzioni di arredo sono divertenti, leggere e azzeccate.
Mi piace il senso di aspettativa, l’energia palpabile dei primi momenti di qualunque evento.
Entrerò nei dettagli di cosa mi ha colpita, di cosa ho assaggiato, di cosa ho
scoperto, nei prossimi giorni, per adesso voglio darti solo un flash dell’evento.
Dopo diverse ore di assaggi vari e svariati, di appunti e foto, di chiacchiere con i produttori, i corridoi sono ormai affollati e la temperatura è alle stelle.
Anelo una bottiglia di acqua fresca e una toilette.
Considero concluso il mio girovagare nella Leopolda e voglio passare ad altro.
Ho letto che una parte dell’evento, che viene definito ‘Fuori di Taste’, si
svolge nel vecchio quartiere artigiano della città, quello che i fiorentini
chiamano Oltrarno.
Una sorpresa nella sorpresa: la storica via Santo Spirito è trasformata in salotto buono.
Grazie al cielo la primavera è nell’aria e la strada è brulicante di gente con in mano calici di vino, bicchierini di gelato, memorabile quello all’olio di oliva con sale nero e semi di sesamo, ma anche pasticcini, tartine e fette di prosciutto.
Gli artigiani di Oltrarno hanno tirato a lucido i loro atelier per ospitare i produttori di tutta Italia che generosamente offrono assaggi ai visitatori.
Visito cortili in cui non ero mai entrata, ampie sale con soffitti affrescati che non avevo mai visto e, soprattutto, scopro che non si è perso il sapere antico del fare le cose con le mani, e che, oh meraviglia, c’è ben altro che Ikea a volerlo cercare!
Quest’angolo di città mi mostra una Firenze di nuovo in pista, di nuovo crocevia di mercanti indaffarati, di nuovo ombelico del mondo.
Mi viene alla mente ‘Il pranzo di Babette’ e dal cuore ringrazio il buon cibo, la sua magia e il suo grande potere.
Short english translation:
Taste 2014 in Florence, at the Stazione Leopolda, It means ……. The best that Italy has to offer in terms of food and wine ….
I do not intend to miss it!
I am not talking about the big food industry, I am talking about the small artisans, the top of the food culture of our country, those artisans who, despite of the crisis, the bureaucracy, the blindness of policy and the reduced profit margins, continue to do things the right way, with tenacity and dedication, with passion and true love for their work.
I really do not intend to miss it!
Said and done, I was at the Leopolda station shortly after the opening.
Several entrance doors available for the buyers, only one for press, bloggers and similar.
It is right: buyers bring money, we only give information.
I am in the queue, it doesn’t matter, Zen practice is valuable in these cases.
The whole morning is dedicated to the operators, before the curious invade the hallways, and it is precious.
The exhibitors are full of energy and available.
The ambience is magnificent.
The old Leopolda Station is really a gorgeous frame, or location as we say today, the design solutions are fun and well realized.
I like the sense of expectation, the palpable energy of the first moments of any event.
In the next few days, I’ll go into the details of what struck me, what I tasted, what I discovered. For now I want to give you just a flash on the event.
After several hours of many and varied tastings, notes, photos and talk with the producers, the hallways are crowded and the temperature is skyrocketing.
I need a bottle of fresh water and a toilet.
I consider finished my wanderings in the Leopolda station and I decide to move on.
I’ve read that a part of the event, which is called ‘Out of Taste’, has been organized in the old artisan district of the city,the one that the florentines call Oltrarno.
A surprise in the surprise: the historic Via Santo Spirito is transformed into a deluxe open air lounge.
Thanks god, spring is in the air and the street is teeming with people holding glasses of wine, cups of ice cream, a memorable one flavored with olive oil black salt and sesame seeds, but also pastries, sandwiches and sliced ham.
The local artisans have opened their studios to accommodate the food producers from all over Italy who generously offer tastings to visitors.
I visit backyards where I never entered before, large charming salons with frescoed ceilings which I have never seen and, most important of all, I find out that the artisans have not lost the ancient knowledge of doing things by hands and, how wonder, that there is much more then Ikea if you just look around!
This corner of the town shows me a Florence back on track, again crossroads of merchants, again navel of the world.
I recall ‘Babette’s Feast’ and I thank from my heart the good food, his magic and his great power.
1 Response to "Dal Taste 2014"
He was looking for a director of photography who was also mentally
prepared for this adventure, and through various sources my name came up.
I shot a lot of ‘freebies’ to get my show reel up to scratch and to get experience before I started getting
paid for my art. If you’re thinking all you have to do is go
out and look for a location and come back and report to the location manager,
you’re wrong.