Orto, ovvero autonomia alimentare e cibo vero.
Sempre più mi convinco che produrre il proprio cibo sia giusto e ben fatto.
Anche se ho la fortuna di vivere in un contesto abbastanza sano da questo punto di vista, l’idea di non dipendere da altri per la gran parte del cibo che mi occorre mi piace molto, così ho investito in un orto fatto su misura per me.
Un cassone di tronchi alto quasi quanto un tavolo, così finalmente smetterò di lamentarmi perchè la terra è troppo bassa e tassi e cinghiali non mi devasteranno più le colture mandando in fumo lavoro e fatica.
Il cassone è riempito di cippato: materiale organico triturato, in questo caso di sottobosco, quercia e altro. Questo materiale, usato di continuo per pacciamare l’orto, permetterà di coltivare quasi senza acqua col risultato di prodotti molto saporiti e senza far ricorso ad altro concime.
Per saperne di più guarda qui .
Adesso studierò il modo migliore per non ritrovarmi con chili e chili dello stesso prodotto tutti nello stesso momento! Un bel cambiamento dall’orto tradizionale, vangato, concimato e irrorato!
Mentre l’orto ‘matura’ e si prepara io non sto nella pelle e non vedo l’ora che arrivi primavera per metere a dimora piantine. Se e quando sarò più esperta mi cimenterò nella semina.
Un passo alla volta!
Per la realizzazione di questo orto di nuova concezione, mi sono affidata alle capaci braccia di un giovane uomo fresco fresco di istituto di agraria, pieno di entusiasmo e di competenze ‘fresche’.
Mi ha promesso di seguirmi passo passo in questa avventura come un angelo custode e non mancherò di tenervi al corrente.
Fatemi gli auguri, ce la metterò tutta e questo è il mio proposito anticipato per il nuovo anno.
Ah, se voleste il numero di telefono del capace angelo custode che ha realizzato quest’orto, sappiate che lo cederò solo dietro compenso!
Short english translation:
Vegetable garden, or food autonomy and real food.
More and more I feel that producing our own food is a good idea and it’s well done.
I live in a fairly healthy environment from this point of view, anyhow the idea of being independent for most of the food I need, sounds very intelligent to me.
Therefore, I invested in a vegetable garden ‘tailor-made’ for me.
A ‘container’ made of logs almost as high as a table, and I will finally stop complaining because the land is too low, furthermore the wild boars will no longer devastate my cultures, with loss of work and efforts.
The container is filled with shredded organic material, in this case of undergrowth, oak and more. This material, used continuously to mulch the vegetable garden, will allow to cultivate almost without water with the result of very tasty products and with no need of other fertilizer.
The next step is to project the cultivations not to end up with kilos and kilos of the same product all at the same time!
A nice change from the traditional vegetable garden digged, fertilized and sprayed!
While the garden ‘matures’, I can’t wait for spring, to start placing plants in it.
Probably, in the future, I will also try seeding.
A step at a time!
For the realization of this newly conceived vegetable garden, I entrusted myself to the capable arms of a young man fresh from agricultural school, full of enthusiasm and skills.
He promised to follow me step by step in this adventure like a guardian angel and I will not fail to keep you informed.
Wish me well, I’ll do my best and this is my anticipated resolution for the new year!
