Ricotta di latte di mandorle fatta in casa, un piacere discreto
La deliziosa ricotta di latte di mandorle di dallalbero.com assaggiata al VeganFest di Lucca, mi ha fatto venire voglia di provare a prepararla in casa. Ho preferito partire da un buon latte ad alta percentuale di mandorle, fatto da me.
Non ho provato la versione con latte commerciale acquistato, anche se ormai è possibile trovarne facilmente di ottimo e non dolcificato non più solo nei negozi di alimenti biologici, ma anche nei maggiori supermercati.
Il procedimento per preparare la ricotta di mandorle è abbastanza semplice, occorre però munirsi di pazienza per la stagionatura che non deve essere inferiore alle 24 ore, se intendi consumare la ricotta come tale, e alle 36 ore se vuoi usarla per preparazioni di cucina.
Una piccola fuscella da ricotta è molto utile, io non ne ho trovata una così piccola, perciò mi sono arrangiata alla meglio.
Non avevo ancora visto queste deliziose , avrei potuto mettere la cagliata direttamente qui semplificandomi il lavoro e riducendo i tempi.
In ogni caso confermo che il risultato è stato eccellente ed ho faticato per non divorare la ricotta di mandorle tutta in una volta. Certo la resa è molto bassa, di conseguenza il costo è alto ma è una assoluta delizia e…che soddisfazione!
Ricotta di latte di mandorle. Ingredienti per circa 200 g di ricotta
300 g di mandorle senza pelle;
un litro di acqua pura e senza sapore;
20 ml di succo di limone;
20 ml aceto di mele;
un pizzico di sale.
Lava le mandorle e mettile a reidratarsi in acqua fresca per 24 ore.
Con un potente frullatore riduci mandorle e acqua in poltiglia azionandolo alla massima potenza, anche in più volte se il frullatore è piccolo.
Filtra la poltiglia fluida così ottenuta attraverso una tela o una calza, io ho usato del tessuto tipo tulle da bomboniere.
Spremi bene la poltiglia per estrarre dalle mandorle più latte possibile, ne otterrai circa 800/900 ml.
Conserva le mandorle spremute per farne biscotti, crackers, torte o altro.
In una cucina sostenibile non si butta via niente, o quasi.
Versa il latte di mandorle in una pentola di giusta misura e metti al fuoco.
Appena inizia l’ebollizione spegni il fuoco, aggiungi il sale, mischia tra loro limone e aceto di mele e uniscili al resto.
Mescola, metti il coperchio e lascia riposare fino a che la pentola sarà completamente fredda.
Troverai il latte di mandorle già cagliato.
Sistema una tela in un colino sopra una ciotola e versa poco a poco il latte cagliato mescolando ogni tanto per far scendere il siero nella ciotola. Lascia riposare 3 o 4 ore in frigo finchè la maggior parte del siero sia stata eliminata quindi trasferisci la tela e la cagliata (o solo la cagliata) in una fuscella e la fuscella dentro un contenitore per raccogliere il siero rimanente.
lascia riposare in frigo per almeno 24 o 36 ore.
La ricotta di mandorle non avrà quasi più siero da rilasciare quindi, con delicatezza, apri bene la tela, se necessario stacca la ricotta dal tessuto con il dorso della lama di un coltello, capovolgi la fustella su un piatto e separa con cura la tela dalla ricotta per non romperla.
Gustala condita con olio extra vergine di oliva e sale integrale, per accompagnare verdure crude o al naturale con frutta fresca. Indimenticabile, ti assicuro!
Short english translation:
Almond milk ricotta cheese
The delicious almond milk ricotta I tasted at the VeganFest of Lucca, weeks ago,stimulated me to prepare it at home.
I preferred to start with a good almond milk, home made, but I know it is possible to use a commercial almond milk with no other ingredients apart almonds, water and salt.
The process to prepare the ricotta of almonds is quite simple, but a lot of patience is necessary for the maturing that should be 24 hours, if you intend to consume the ricotta as it is, and at 36 hours if you want to use it for cooking preparations.
A small fuscella for ricotta cheese is very useful.
In any case I confirm that the result was excellent and it was hard not to devour the ricotta all at once. Of course the quantitu produced is low but it is an absolute delight and … what a satisfaction!
Almond milk ricotta. Serves for about 200 g of ricotta cheese:
300 g of almonds without skin;
a liter of pure and tasteless water;
20 ml of lemon juice;
20 ml apple vinegar;
a pinch of salt.
Wash the almonds and rehydrate them in water for 24 hours.
With a powerful blender whisk almonds and water at maximum power until you get a mush. Filter the mush obtained through
a filter or a cloth.
Squeeze the pulp well to extract as much milk as possible; you will get about 800/900 ml.
Keep the leftover almonds to make cookies, crackers, cakes or other. Nothing has to be thrown away in a sustainable kitchen.
Pour the almond milk in a pot of right measure and put it on the fire, as soon as it starts boiling, turn off the heat, add salt, lemon juice and apple vinegar and stir. Put the lid on and let rest until the pot is completely cold.
You will find the almond milk, already curdled.
Place a cloth in a colander over a bowl and, one ladle at a time, pour in it the curdled milk.
Stir occasionally to enable the whey drain down into the bowl.
Leave to rest for 3 or 4 hours in the fridge until most of the whey will be eliminated, then transfer the cloth and the curd
(or just the curd) into a fuscella and the fuscella into a container to collect the remaining whey.
Let rest in the fridge for at least 24 or 36 hours.
The almond milk ricotta will have almost no more whey then, gently, open the cloth, if necessary detach the ricotta from the cloth with the blade of a knife, turn the fustella on a plate and separate the cloth from the ricotta, carefully not to break it.
Taste the almond ricotta dressed with extra virgin olive oil and whole salt with raw vegetables or enjoy it as it is with fresh fruit.
Unforgettable, believe me!