zuppa di cipolle
Allons enfant de la patrie…

Da sempre considero la presa della Bastiglia ( 14 Luglio 1789) come un evento speciale.
L’ho spesso festeggiata alla grande: Coccarde bianche rosse e blu,amici che si offrivano volontari per cuocere crepes non stop fino a notte e, di solito, una immensa zuppa di cipolle.
Ricordo un luglio, particolarmente caldo, a Pantelleria, pelavo le cipolle  per la zuppa e non non finivano mai,i miei occhi erano congestionati e piangevo a più non posso.
Non sapevo più che fare e provai a indossare maschera e boccaglio nel tentativo di non piangere.
La cucina era sul mare e tutti, proprio tutti quelli che passavano in costume,sghignazzando e ridendo alle mie spalle, mi prendevano in giro e mi portavano le pinne che mancavano al mio equipaggiamento.
Ridevo anch’io….Si ma …..Alle lacrime!!

zuppa di cipolle

In qualche modo anche quest’anno intendo festeggiare il 14 Luglio, qui con te, raccontandoti come cucinavo, con maschera e boccaglio, quella gigantesca zuppa di cipolle che oggi riveduta e corretta preparo senza glutine.
Non voglio fare giochi di campanile, ma per doveroso omaggio alla storia devo precisare che la Toscana rivendica alla grande il diritto di paternità di questa celebre zuppa che parla francese da anni.
Si narra infatti che fu Caterina de’ Medici, figlia di Lorenzo II dè Medici, Duca di Urbino, e di Madeleine de la Tour d’Auvergne, che, andando sposa a Enrico II di Francia nel 1533, portò con sé usi, costumi, cuochi e  sapori dalla terra di Toscana.
La zuppa di cipolle qui in Toscana si chiamava all’epoca ‘Carabazada’, oggi conosciuta come ‘Carabaccia’.
E’ di questa che voglio parlarti qui. Se la vuoi preparare fai così:
Sbuccia e affetta sottili sottili (mi raccomando la maschera e il boccaglio!)otto grossecipolle rosse dolci e lasciale cadere in acqua fresca appena acidulata con aceto rosso.
Trita due grossi gambi di sedano verde e falli stufare in olio extra vergine di oliva, con una o due foglie di alloro e una scheggia di cannella tagliuzzata con le forbici.
Appena il sedano è appassito e comincia a dorare, aggiungi le cipolle scolate dall’acqua, mescola bene, copri il recipiente e fai stufare le cipolle fino a che sono ridotte di volume e del tutto appassite, aggiungi una cucchiaiata di farina di riso.
Mescola bene per evitare grumi, lascia insaporire qualche minuto per far inspessire la minestra e versa nelle cipolle un generoso bicchiere di vino rosso robusto, lascia evaporare a fuoco allegro, mescolando e aggiungi poco meno di mezzo litro di acqua calda ( o brodo vegetale se preferisci).
Lascia cuocere a fuoco dolce fino a che le cipolle non siano quasi sfatte occorrerà un’ora più o meno. Aggiungi il sale poco a poco assaggiando, le cipolle possono essere così dolci da rendere delicata questa operazione, solo il tuo palato ti può
aiutare.
Al momento di servire, caldo ma non bollente, una macinata di pepe nero e, a scelta un filo di olio extra vergine di oliva saporito.
Basterà per 4/6 persone, dev’essere una festa no??
Allons enfant de la Patrie, le jour de gloire est arrivé………….
Short english translation:

Always considered the conquest of the Bastille (July 14, 1789) as special event..
I have often celebrated it with a lot of fun: everything decorated with white, red
and blue, friends cooking crepes not stop until late night and, usually, a
immense onion soup.
I remember a July 14th in Pantelleria, I was cleaning onions for the soup
and they never ended. My eyes were congested ,I did not know what to do
therefore I had an idea: I wear a mask and snorkel trying not to cry.
The kitchen was nearby the sea and everyone, absolutely everyone who passed in swimsuit, snickering and laughing behind me, teased me and took me fins that were missing in my equipment.
I laughed too …. Yes, but ….. At the tears!
Somehow this year I intend to celebrate July 14, here with you, telling you how
I cooked, with mask and snorkel, the giant onion soup which today revised I
prepare gluten-free.
I wish to be sincere,and homage to the history so let me point out that this famous soup known as french, was, effectively, born in Tuscany
It is said that Catherine de’Medici, daughter of Lorenzo II de’ Medici Duke of Urbino and Madeleine de la Tour d’Auvergne, went to Paris to marry Henry II of France in 1533.  She brought with her the customs, cooks and flavors from the land of Tuscany.
The onion soup here in Tuscany at that time was called ‘Carabazada’ today
known as ‘Carabaccia’.
If you want to prepare the Carabaccia (onion soup Toscan style) follow these
instructions:
Peel and slice very, very thin (I recommend the mask and snorkel!) eight large
sweet red onions and drop them in cold water acidulated with a little vinegar.
Chop two large stalks of green celery and let them stew in extra virgin olive oil,
together with one or two bay leaves and a piece of cinnamon minced with scissors.
As soon as celery is wilted and begins to brown, add the onions drained from
water, mix well, cover the pan and braise the onions until they are
completely wilted.
Add a spoonful of rice flour. Stir well to avoid lumps, let cook for few minutes
to thicken the onion soup and pour in a generous glass of red wine, let
evaporate over high heat, stirring, and add half a liter of hot water (or vegetable
broth if you prefer).
Let cook on low heat until the onions are  overcooked, one hour more or less.
Add the salt gradually tasting, onions can be very sweet, and only your palate
can help you.
Serve, warm but not hot, freshly ground black pepper, and optionally
some extra virgin olive oil or, shavings of pecorino cheese, freshly ground.
in the version without lactose and gluten-free.
Serves 4/6.
Allons enfant de la Patrie, le jour de gloire est arrivé………….


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