Spinaci emozionanti!
Adoro fare un giro al mercato contadino.
Vivere in campagna ha indubbi vantaggi non ultimo quello di trovare con
relativa facilità verdura appena raccolta. Mi sono occupata troppo tardi del mio orticello per l’inverno.
Ero troppo intenta a godermi gli ultimi pomodori e le ultime zucchine e mi sono trastullata fino a ottobre così quando ho messo a dimora broccoli, cavoli, spinaci e catalogna era tardissimo e non sto raccogliendo granché.
Per fortuna ogni sabato mattina i contadini della zona portano in piazza i loro prodotti.
Finalmente il concetto che meno chimica si usa in campagna meglio è, sembra aver attecchito e il biologico fa capolino.
Stamattina ho trovato questi tenerissimi spinaci novelli, appena colti, forse per diradare un filare troppo fitto.
Li ho lavati e per pranzo ho preparato una insalata di spinaci con gherigli di noce appena sgusciati, un sontuoso aceto balsamico tradizionale invecchiato di 25 anni, sale rosa fossile dell’Himalaya ed olio di oliva di questa zona.
Mi sono sentita una regina!
Spinaci vivi, un aceto coccolato in acetaia per 25 anni, un sale fossile vecchio forse di migliaia di anni…
Queste cose mi emozionano che ci posso fare !!
Gli spinaci erano tenerissimi e si scioglievano in bocca, la nota dolce dell’aceto balsamico era bilanciata dal sale, le noci fornivano la componente croccante, l’olio velava appena per non appesantire.
L’organismo fa le fusa quando gli diamo cibo vivo e il mio fa ancora ronron mentre scrivo!
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