TOPINAMBUR, lo sconosciuto bitorzoluto.
Lo conosci??
Sai cos’è??
Forse ogni tanto lo vedi e lo scambi per ginger.
E’ abbastanza popolare in Piemonte ma assai poco nelle altre regioni d’Italia.
E’ un tubero, come la patata e la rapa, si chiama topinambur.
Il topinambur appare sui mercati in ottobre e si trova facilmente per tutto l’inverno. A marzo sparisce e, nei campi dove non è stato raccolto, regala fiori bellissimi, simili ai girasoli, ma piccoli.
Non contiene amidi, pertanto è adattissimo all’alimentazione di chi soffre di diabete, è assai digeribile e a contenuto calorico vicino allo zero, quindi perfetto se stai attento al tuo peso.
Quando lo compri scegli tuberi grossi con un corpo centrale grande e grossi bitorzoli e assicurati che siano sodi.
Il sistema più semplice per prepararlo alla cottura è separare i grossi bitorzoli dal corpo centrale e sbucciare il tutto con un pelapatate. Appena sbucciato ti consiglio di mettere il topinambur in una ciotola con acqua e limone perché diventa nero con facilità.
E’ ottimo sia crudo che cotto ma io ti racconto cos’ho preparato oggi perché ha avuto grande successo. Mi piace sorprendere i miei ospiti con cose così: Semplicissime ma raffinate. I miei amici si leccavano letteralmente i baffi.
Patate farcite di topinambur.
Ho fatto lessare due belle patate grandi a pasta bianca e, una volta cotte le ho fatte asciugare bene nel pentolino a secco per eliminare tutta l’umidità.
Mentre le patate cuocevano ho preparato per la cottura i topinambur e li ho tagliati a cubetti.
In una padella ho messo a dorare delle fettine di aglio, ho aggiunto i topinambur, una bella macinata di pepe, sale e foglioline di nepitella, un’erba selvatica tipica della collina toscana, se non trovi la nepitella della maggiorana fresca andrà benissimo. Ho lasciato insaporire mescolando per qualche momento, poi ho aggiunto poca acqua e vino bianco, ho coperto la padella e ho lasciato cuocere per 10 minuti, poi ho alzato la fiamma e ho sorvegliato che i topinambur dorassero a puntino a recipiente scoperto.
Ho tagliato a metà le patate, ne ho scavato leggermente la polpa con un cucchiaino creando una cavità che ho salato e riempito con i dadini di topinambur dorati e profumati di nepitella.
Ho condito con un filo di olio extra vergine d’oliva appena franto.
Il contrasto tra la dolcezza della patata, cremosa e soffice e i dadini di topinambur croccanti e pepati è vincente.
Il calore della patata ha esaltato l’aroma dell’olio nuovo e l’Arneis del Roero che ho stappato per accompagnare il piatto era l’abbinamento perfetto.
Che dire, ecco una cosa ben riuscita!
Adesso, quando vedi i topinambur al mercato, sai cosa farne!!!
Short english translation:
Jerusalem artichoke: The unknown lumpy.
Do You know what it is?
Maybe you have seen it, but you thought it was ginger
It is quite popular in Piedmont, but very little in the other regions of Italy.
It is a tuber, such as the potato and the turnip, it is called Jerusalem artichokes.
The Jerusalem artichoke appears on the market in October and can be easily found the all winter long.
It Contains no starch, so it is very suitable for the feeding of diabetics, it is very
digestible and its calories are close to zero, so it is perfect if you’re careful with your weight.
When you buy it chose large tubers with a large central body and big lumps and make sure they are firm.
The easiest way to prepare for the kitchen is to separate the lumps from the main body and peel everything with a vegetable peeler. Once peeled you put the tuber in a bowl with water and lemon juice because it becomes black with ease.
It is excellent both raw and cooked, but I’ll tell you what I prepared today because it has had great success. I like to surprise my guests with things like this: Very simple but elegant.
My friends literally licked their chops.
Potatoes stuffed with Jerusalem artichokes .
I boiled two big potatoes and, when cooked, I made them dry in the pot without water over low flame for a few minutes.
While the potatoes were cooking I prepared the Jerusalem artichokes and I cut them into cubes.
I put in a pan some garlic slices and l let them fry until gold, I added the diced Jerusalem artichoke , a good grinding of pepper , salt and leaves of catmint , a wild grass typical of the Tuscan hills , if you can not find the catmint the fresh marjoram will be perfect. I left flavor mixing for a few moments , then I added a few spoonful of water and white wine, I covered the pan and let cook for
10 minutes, then I turned up the heat and I made the Jerusalem artichoke became gold at uncovered pan .
I cut the boiled potatoes in half , I dug a little with a spoon , creating a cavity that I salted and filled with the diced artichoke, crispy, golden and fragrant of catmint .
I topped with a drizzle of extra virgin olive oil freshly pressed.
The contrast between the sweetness of the potato, creamy and soft and the crispy and peppered artichokes is winning. The heat of the potato has enhanced the flavor of the new oil and the white wine, Roero Arneis, that I opened to accompany this dish was perfect.
What can I say….Really well done!
Now, when you see the Jerusalem artichokes at the market, you know what to do!
2 replies to "Topinambur, lo sconosciuto bitorzoluto."
grazie Antonella per questa ricetta veramente ottima che ha superato anche la prova dei palati difficili dei miei ragazzi. finalmente ho potuto cucinare i topinambur che mi hanno sempre incuriosito ma che non sapevo come cucinare. IL contrasto con la patata è da sballo….
Grazie Antonella, ho preparato questa ricetta per una cena fra amici, (ognuno portava una pietanza). Ho scelto questo piatto perchè semplice nuovo e di effetto. Infatti si è presentato proprio bene. Nessuno dei presenti conosceva il topinambur. E’ piaciuto a tutti. In effetti è venuto proprio buno. Niente nepitella, ho ripiegato sulla maggiorana.