
Una domenica di Giugno in collina: confettura di ciliegie.
Il meteo già dal sabato annunciava tuoni, lampi, fulmini e saette.
Il ciliegio davanti a casa era carico di ciliegie magnifiche simili a rubini, il pensiero che il temporale sciupasse tutto quel ben di Dio mi ha messo le ali e, con non poche peripezie, ( ma quanto è alto ‘sto ciliegio! ) ho raccolto un cesto pieno di frutti maturi.
….Ho raccolto un cesto di frutti maturi…
La domenica in effetti il tempo era grigio e minaccioso quindi, con calma davvero zen, ho scelto bene le ciliegie scartando quelle già beccate dai
pennuti della collina e le ho snocciolate.
In pentola ho messo un chilo di ciliegie snocciolate, trecento grammi di zucchero di canna, la scorza di mezza arancia e due stelle di anice stellato.
La confettura di ciliegie ha cotto piano piano per un paio d’ore, forse un po’ di più.
Il mio metodo per verificare se la marmellata ( lo so, lo so, lo so si dice confettura se non è di agrumi …) se è cotta dicevo, è quello di versare una piccola quantità di confettura di ciliegie o di qualunque altro frutto, su un piattino e dopo un paio di minuti inclinarlo. Se scende lentamente è cotta, facile no?
Una volta verificato che la confettura di ciliegie è cotta ho aggiunto un pizzichino piccolo di sale integrale, una macinata di pepe bianco e il succo di mezzo limone.
Ho preparato i barattoli.
Preferisco sempre scaldare i barattoli di vetro in acqua bollente, perché mi piace invasare la confettura, bollente e non voglio correre rischi.
Appena riempiti i barattoli li ho capovolti creando così il sottovuoto che farà durare a lungo la confettura di ciliegie.
Il giorno seguente ho capovolto i barattoli ormai freddi e la confettura di ciliegie è rimasta come sospesa nel barattolo lasciando un vuoto sul fondo, segno che era cotta alla perfezione. Divertentissimo!
Ho fatto un sacco di coccole al ciliegio, io parlo con le piante tu no?
L’ho ringraziato e gli ho chiesto di regalarmi tante ciliegie anche il prossimo anno, magari sui rami più accessibili…. Dici che ho esagerato?

Short english translation:
June, a Sunday on a hillside.
The weather report since Saturday announced thunder, lightning, rain and wind.
The cherry tree in front of the house was full of magnificent cherries similar to rubies.
In order to avoid that the storm could ruin the fabulous cherries, with quite a lot of difficulties, (but how high is that cherry tree!) I picked up a basket full of ripe fruit.
On Sunday, in fact the weather was gray and windy then, with zen calm, I chosed the cherries, discarding those already pecked by birds of the hill and I pitted them.
In the pot, I put a kilo of pitted cherries, three hundred grams of brown sugar, zest of half an orange and two star anise.
The cherries have cooked slowly for two hours, maybe a little more.
My method to check if the jam is cooked, is to pour a small spoonful of jam on a saucer and, after a couple minutes I tilt it. If the jelly get down slowly it is well cooked, super easy right?
After verified that it was well done, I added a small pinch of salt a little bit of freshly ground white pepper and the juice of half a lemon.
I prepared the jars. I always prefer to heat the glass jars in boiling water, because I like to pour the jam into the jars when it is still boiling and I do not want to take any chances.
Immediately after filled the jars, I turn them upside down, creating a vacuum that will let the jam last for a long time.
The next day I flipped the jars, now cold, and the jam has remained as suspended in the jar, leaving a gap at the bottom, a sign that it was cooked to perfection. Very amusing!
I did a lot of pampering at the cherry tree, I speak with plants don’t you do it?
I have thanked him and asked him to give me so many cherries again next year, maybe on the more accessible branches …. Do you think I’ve asked too much?
2 replies to "Una domenica di giugno in collina: confettura di ciliegie."
Sto sognandoooooooo! Grazie per tutti questi suggerimenti :-*
Grazie a te per l’interesse,
e……..Sogni dorati!!
Un abbraccio,
Antonella