
Perché questo particolare cioccolatino si chiama Boero nessuno lo sa.
Da qualche parte ho letto che è perché è tradizionalmente avvolto in carta rossa, lo stesso colore delle uniformi dei Boeri del Sud Africa.
Quello che si sa per certo però, è che è squisito.

Mi sono fermata allo stand di http://www.bodratocioccolato.it/ nella mia passeggiata attraverso il Taste 2014 a Firenze.
E’ stata una piacevole sosta.
Ho scoperto che per fare il Boero a regola d’arte l’azienda si fa arrivare cassette e cassette di ciliegie di Vignola e Garbagna, e tutti quanti sospendono qualsiasi attività e si mettono a togliere il picciolo alle ciliegie.
Ho sbottato sbalordita “Non ci credo!” e la deliziosa signorina Cecilia, che si occupava dello stand, mi ha invitata a unirmi a loro in tempo di ciliegie per verificare con mano.
Forse lo farò!!
E’ una piccola azienda, poco più di una famiglia e, mi raccontava Cecilia,
quello è un bel momento perché tutti lavorano gomito a gomito a togliere piccioli, chiacchierando e raccontandosi storie e pettegolezzi.
Le ciliegie maturano in Giugno e in Luglio. Sono mesi caldi in cui il cioccolato non si può proprio lavorare, e le ciliegie vengono messe intere con il nocciolo a insaporirsi nelle robuste grappe piemontesi e ci rimangono alcuni mesi.
In Settembre e Ottobre, col clima più fresco, la lavorazione procede e le ciliegie vengono immerse in un denso sciroppo di zucchero di canna e quindi lasciate asciugare.
Questo è il momento in cui si fonde il cioccolato, si dispongono le ciliegie su una griglia e si coprono di cioccolato fuso. Perché siano completamente ricoperte, vengono ritoccate a mano col pennello una a una e lasciate asciugare perfettamente prima di confezionarle.
Mi è piaciuta molto la storia di questo Boero e di questa piccola azienda che resiste alla grande industria della cioccolata spalmabile più famosa del mondo, combattendo con le armi di materie prime eccellenti e di un prodotto fatto a mano di qualità altissima. Ho pensato che fosse una buona idea raccontarla, e l’ho fatto.
Mentre ascoltavo, mi godevo il mio Boero. Fantastico!
Forse ci andrò davvero in Piemonte a togliere i piccioli alle ciliegie.
Dimenticavo: se volete assaggiare questo Boero cercatelo nei negozi Eataly.

Short english translation:
The reason why this particular praline of chocolate is called Boero is unknown.
I read somewhere that it is because it is traditionally wrapped in red paper, the same color of the uniforms of the Boers of South Africa.
What is known for sure, however, is that it is delicious.
I passed by the exposition of Bodrato chocolate during my walk through the Taste 2014 in Florence.
It ‘was a pleasant stopover.
I discovered that to make the Boero in a workmanlike manner, the company purchases Vignola and Garbagna cherries directly by the farmers and, when the cherries arrive, everybody suspend any activity and begin to remove the petioles
I exclaimed really surprised “I do not believe it!” and the lovely Miss Cecilia invited me to join them in June for cherry-hand experience.
Maybe I will!
It ‘a small company, a little more than a family, and Cecilia told me
that it is a good moment for the company because they all work side by side to remove petioles, chatting and telling stories and gossip.
The cherries ripen in June and July, when it is too hot to work the chocolate, therefore they are poured to flavor in the strong local liquor where they remain a few months.
In September and October, with the cooler climate, the processing goes on and the cherries are drained from the licor, dipped in a dense syrup of cane sugar and then let dry.
This is the time to melt the chocolate, the cherries are arranged on a grid and covered with melted chocolate. To be completely covered, they are brushed by hand, one by one and let dry before wrapping and packaging them.
I really loved the history of the Boero and of the little company that resists to the large industry of the world’s most famous chocolate cream, fighting with weapons of excellent raw materials and with a hand made product of the highest quality. I thought it was a good idea to tell it and I did it.
While I was listening, I tasted my Boero. Excellent!
Maybe I’ll really go in Piedmont to remove the petioles from the cherries.
1 Response to "Boero, il cioccolatino con la ciliegia."
Questi cioccolatini contengono glutine? Grazie