senza glutine
allattamento possibile protezione?

Leggo stamattina un articolo a firma del Prof. Ruggiero Francavilla a proposito di un progetto internazionale chiamato Prevent Celiac Disease che tradotto significa Prevenire La Celiachia.

Molte le domande a cui lo studio si proponeva di dare risposta, in realtà, come spesso accade, è emerso tutto e il contrario di tutto.

Lo scopo era quello di verificare una possibile correlazione tra il latte materno, le modalità di svezzamento, l’introduzione del glutine nella dieta del bambino, e la possibilità di sviluppare la celiachia.

Sono emersi risultati discordanti ma in generale si ritiene che l’allattamento al seno fornisca, in effetti, una certa protezione dal rischio di sviluppare celiachia, ciò grazie all’introduzione di citochine, anticorpi IgA, lattoferrina e altri enzimi oltre a micro quantità di glutine, che contribuirebbero a ridurre le infezioni intestinali e rafforzerebbero la tolleranza al glutine.

Per quanto riguarda invece l’introduzione del glutine nella dieta del bambino si suggerisce di iniziare a somministrare alimenti contenenti glutine a partire dai 12 mesi di vita: la barriera intestinale a quell’età è più efficace  e può meglio
impedire l’assorbimento delle sostanze potenzialmente nocive; in alternativa si può considerare l’ipotesi di iniziare ad introdurre il glutine in micro quantità fino dal 6 mese ma in affiancamento all’allattamento al seno.
Si evidenzia anche che l’assunzione di grandi quantità di glutine aumenta il rischio di sviluppare celiachia.

L’articolo conclude constatando che molti quesiti restano irrisolti e le contraddizioni sono ancora molte.

La prevenzione primaria comunque, dovrebbe avere l’obbiettivo di
ridurre i rischi intervenendo sui fattori ambientali
Per approfondire : Celiachia Oggi n°9


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