Cotolette di sedano rapa.
Una lettrice attenta alla sua alimentazione e al suo benessere, Paolita, mi ha chiesto qualche giorno fa suggerimenti per cucinare il sedano rapa.
Grazie Paolita, hai ragione, non ho ancora mai parlato del sedano rapa.
Il sedano rapa è una verdura un pò dimenticata, poco usata.
Si pensa al sedano rapa per arricchire insalate miste, ma non capita spesso di vederlo protagonista in tavola.
Oggi ci prendiamo cura del sedano rapa, lo vestiamo a festa e ne facciamo
il protagonista del nostro pranzo.
Ecco come:
Cotolette di sedano rapa
Con un sedano rapa di 700 grammi circa otterrai 6 o 8 cotolette, le punte che hanno diametro più piccolo possono essere grattugiate o affettate sottili con la mandolina per guarnire una insalata.
Prepara sul fuoco una pentola con acqua salata e succo di limone e portala a ebollizione.
Sbuccia il sedano rapa.
Taglialo a fette spesse un dito e scottale in acqua e limone salata.
Controlla che siano morbide ma ancora croccanti bucandole con uno stuzzicadenti.
Asciuga bene le fette di sedano rapa su un canovaccio.
Preparazione
A parte, in una ciotola, stempera 100 g di farina di ceci in 150 ml di acqua, mescola bene con una frusta per non fare grumi, aggiungi pepe nero appena macinato ma non il sale. Versa questa pastella in un piatto fondo.
Quando le fette di sedano rapa sono ben asciutte, passale nel piatto con la pastella di farina di ceci, rigirandole bene, senza dimenticare lo spessore.
Scalda qualche cucchiaio di olio di oliva in un padellino di giusta misura e friggi le fette di sedano finché sono dorate e croccanti.
Aggiungi il sale sulle cotolette di sedano rapa solo immediatamente prima di servire, per evitare che il sale le faccia ammorbidire perdendo la crosticina croccante.
Queste cotolette vegetali, arricchite dalle proteine della farina di ceci, sono un piatto completo, con la semplice aggiunta di una insalata mista.
Per variare il gusto potrai servire le cotolette di sedano rapa con questa salsa di origano e pomodori secchi o con la salsa verde al prezzemolo di cui parlo qui .
Il sedano rapa, col vestito buono della domenica, ci regala un piatto davvero super gustoso.
Chi lo poteva immaginare?
Short english translation:
Celery root cutlets.
A reader attentive to her feeding and her well-being, Paolita,
asked to me, a few days ago, some tips to cook the celery root.
Thanks Paolita, it was a good request!
You’re right, I have not talked yet about the celeriac.
The celeriac is a vegetable a little forgotten, little used.
Normally, it is used to enrich the salads, it is not so frequent to see him
starring on the table.
Today, we take care of the celeriac, dress it to the nines, and make it the star
of our lunch.
Here’s how: we prepare the celery root cutlets.
With a celeriac of 700 g you will get about 6 or 8 cutlets,
the parts that have smaller diameter can be grated or thiny sliced
to garnish a salad.
Place a pot on the fire with salted water and lemon juice and bring to a boil.
Peel the celeriac.
Cut it into thick slices and blanch them in salted water with lemon.
Pierce the slices with a toothpick to check if they are soft but still crunchy.
Place the slices of celeriac on a cloth and let them dry well.
A part, in a bowl, melt 100g chickpea flour in 150 ml of water, stir well with
a whisk to not make lumps, add freshly ground black pepper but not salt.
Pour this batter into a deep dish.
When the celeriac slices are completely dry, pass them in the dish with the batter of chickpea flour, don’t forget the thickness.
Warm a few tablespoons of olive oil in pan of the right size and fry the sliced
of celery root until golden brown and crispy.
Add salt to the chops celeriac only immediately before serving,otherwise they could loose their crispy crust.
These vegetable cutlets, enriched in protein by the chickpea flour, are a rich plate, perfect with a mixed salad.
To vary the taste, you could serve the celery root cutlets with this sauce made with oregano and sun-dried tomatoes or with the parsley sauce I’m talking
here about .
The celeriac gives us a really super tasty dish.
Who could have imagined?
